Per raggiungere la sua forma finale, un'opera necessita di tempo.

Necessita che tutte le esperienze pregresse si fondano e si trasformino in un unico risultato.

La Scultura, in particolare, la si plasma con le proprie mani, la si leviga, la si scava, si toglie il superfluo e si aggiunge il dettaglio.

 

 Federica Cavatorti ha lasciato che le sue esperienze e consapevolezze

si fondessero e si plasmassero

per dar vita al suo Assolo.

 

Fin da bambina, ha preso coscienza della bellezza del movimento attraverso la Danza. 

Per anni ha sperimentato sulla propria pelle la gestualità e l'armonia del corpo, ha acquisito il ritmo e l'espressività.

 

Alla sua formazione, si aggiunge in un secondo momento, un altro elemento fondamentale: la Fotografia.

 

 FC ha studiato e lavorato per diverso tempo nel mondo della fotografia  e comunicazione visuale, sviluppando una solida e dinamica "coscienza visiva", la capacità di guardare

 e non solo vedere un'immagine

e la facoltà di riconoscerne la storia, il senso. 

 

Queste esperienze si sono poi tradotte nell'espressione di una tecnica che potremmo definire "movimento statico", un ossimoro che ci spiega come un oggetto di solida argilla sembri pronto a muoversi e danzare, da un momento all'altro.

 Il suo lavoro è continua evoluzione e scoperta: calcando il palcoscenico ed eseguendo con passione il suo Assolo, FC racchiude tutta se stessa in ogni creazione e in ogni pezzo, rendendoli unici e vivi.

 

 

 Ogni creazione non ha punti cardinali, non ha un fronte e un retro, è puro

e fluido movimento

fatto di battute d'arresto, spigoli e sinuosità morbide.

Foto di Antonio Sansica, "Materia" 2020

Foto di Antonio Sansica, "Materia" 2020


Foto di Antonio Sansica, "Materia" 2020